La Storia di Villa Cambiaso
Una pregevole dimora storica iscritta nei beni monumentali italiani in cui la storia ha fatto il suo ingresso lasciando ricordi e testimonianze importanti.
Alla fine del Settecento la villa risulta di proprietà proprio della famiglia Spinola. Due anni prima, la notte tra il 10 e l’11 aprile 1796, soggiorna nel palazzo Napoleone Bonaparte prima della battaglia di Montenotte.
Intorno all’anno 1800 la proprietà dell’edifico passa a Paolo Vincenzo Agostino Colonna. I primi anni dell’Ottocento vedono la villa al centro di vicende legate alla prigionia di Pio VII a Savona. Nell’aprile del 1809 giungono a palazzo la moglie e le tre figlie del generale Berthier, incaricato da Napoleone della sorveglianza del Papa. Nello stesso anno –in occasione del pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora della Misericordia avvenuto il 2 settembre– sosta in villa e si raccoglie in preghiera nella cappella gentilizia lo stesso Pio VII. I legami tra papa Chiaramonti e il palazzo ora dei Colonna sono rilevanti: concede tre privilegi alla cappella (nel 1809, 1810 e 1814) e, nel 1822, dona –in occasione delle nozze tra Bianca Maria Caterina Colonna e il marchese Giovanni Battista Cambiaso– la fontana che attualmente impreziosisce il salone d’ingresso.
Il passaggio della villa dai Colonna ai Cambiaso avviene nel 1842, anno della morte di Bianca Maria Caterina. Nell’Ottocento la villa subisce alcuni danni, prima per l’alluvione del 19 agosto 1858 e poi per il terremoto del 23 febbraio 1887. Dal 1921 al 1924 Villa Cambiaso venne trasformata in una caserma. Nel 1928 iniziarono i lavori di restauro che dettero all’edificio la sua attuale conformazione. L’ultimo discendente della famiglia Cambiaso (G.B. Giuseppe De Majo, figlio di Rosa Pierina Cambiaso) la cede all’artista Pio Vintera nell’agosto del 1986. La villa viene riaperta l’anno successivo.