La Storia di Villa Cambiaso
Una pregievole dimora storica iscritta nei beni monumentali italiani in cui la storia ha fatto il suo ingresso lasciando ricordi e testimonianze importanti.
Le prime notizie documentate relative all’edificio oggi noto come Villa Cambiaso risalgono al XVI secolo. Nel 1530, infatti, una casa con giardino posta di fronte alla chiesa di San Lazzaro, risulta proprietà di Ambrogio Ferrero che la utilizza come residenza di campagna. La datazione, tuttavia, anche grazie al ritrovamento di alcuni laggioni maiolicati, potrebbe essere anticipata alla fine del Quattrocento. Assai documentata è la storia della villa nel secolo XVII. Nel 1623 –quando tre monache carmelitane vi soggiornano per sei mesi– la «casa del giardino di Francesco Ferrero, vicino a San Francesco da Paola» è accogliente e dotata di una cappella nella quale «potervi ufficiare» (G.V. Verzellino). Nel 1655 il palazzo viene ristrutturato e sopraelevato. In quell’anno, infatti, vi si trasferì il nobile genovese Luca Spinola che, «a sue spese, fece fare molte comodità, per goderle sin che vivesse esso e sua moglie, per lasciarle poi in dono al suddetto Ferrero» (Ibidem).
Alla fine del Settecento la villa risulta di proprietà proprio della famiglia Spinola. Due anni prima, la notte tra il 10 e l’ll aprile 1796, soggiorna nel palazzo Napoleone Bonaparte prima della battaglia di Montenotte.
Intorno all’anno 1800 la proprietà dell’edifico passa a Paolo Vincenzo Agostino Colonna. I primi anni dell’Ottocento vedono la villa al centro di vicende legate alla prigionia di Pio VII a Savona. Nell’aprile del 1809 giungono a palazzo la moglie e le tre figlie del generale Berthier, incaricato da Napoleone della sorveglianza del papa. Nello stesso anno –in occasione del pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora della Misericordia avvenuto il 2 settembre– sosta in villa e si raccoglie in preghiera nella cappella gentilizia lo stesso Pio VII. I legami tra papa Chiaramonti e il palazzo ora dei Colonna sono rilevanti: concede tre privilegi alla cappella (nel 1809, 1810 e 1814) e, nel 1822, dona –in occasione delle nozze tra Bianca Maria Caterina Colonna e il marchese Giovanni Battista Cambiaso– la fontana che attualmente impreziosisce il salone d’ingresso.
Il passaggio della villa dai Colonna ai Cambiaso avviene nel 1842, anno della morte di Bianca Maria Caterina. Nell’Ottocento la villa subisce alcuni danni, prima per 1’ alluvione del 19 agosto 1858 e poi per il terremoto del 23 febbraio 1887. Dal 1921 al 1924 Villa Cambiaso venne trasformata in una caserma. Nel 1928 iniziarono i lavori di restauro che dettero all’edificio la sua attuale conformazione. L’ultimo discendente della famiglia Cambiaso (G.B. Giuseppe De Majo, figlio di Rosa Pierina Cambiaso) la cede all’artista Pio Vintera nell’agosto del 1986. La villa viene riaperta l’anno successivo.
Intorno all’anno 1800 la proprietà dell’edifico passa a Paolo Vincenzo Agostino Colonna. I primi anni dell’Ottocento vedono la villa al centro di vicende legate alla prigionia di Pio VII a Savona. Nell’aprile del 1809 giungono a palazzo la moglie e le tre figlie del generale Berthier, incaricato da Napoleone della sorveglianza del papa. Nello stesso anno –in occasione del pellegrinaggio al Santuario di Nostra Signora della Misericordia avvenuto il 2 settembre– sosta in villa e si raccoglie in preghiera nella cappella gentilizia lo stesso Pio VII. I legami tra papa Chiaramonti e il palazzo ora dei Colonna sono rilevanti: concede tre privilegi alla cappella (nel 1809, 1810 e 1814) e, nel 1822, dona –in occasione delle nozze tra Bianca Maria Caterina Colonna e il marchese Giovanni Battista Cambiaso– la fontana che attualmente impreziosisce il salone d’ingresso.
Il passaggio della villa dai Colonna ai Cambiaso avviene nel 1842, anno della morte di Bianca Maria Caterina. Nell’Ottocento la villa subisce alcuni danni, prima per 1’ alluvione del 19 agosto 1858 e poi per il terremoto del 23 febbraio 1887. Dal 1921 al 1924 Villa Cambiaso venne trasformata in una caserma. Nel 1928 iniziarono i lavori di restauro che dettero all’edificio la sua attuale conformazione. L’ultimo discendente della famiglia Cambiaso (G.B. Giuseppe De Majo, figlio di Rosa Pierina Cambiaso) la cede all’artista Pio Vintera nell’agosto del 1986. La villa viene riaperta l’anno successivo.